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Dott.ssa Mara Compagnoni - Psicologa Psicoterapeuta

DISTURBO D'ANSIA GENERALIZZATO

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Quali sono le caratteristiche principali di questo disturbo? Esso è rappresentato da uno stato continuo e persistente di preoccupazione per diversi eventi, che risulta eccessivo in intensità, durata o frequenza rispetto alle reali circostanze. L'ansia viene definita "generalizzata" perchè non è circoscritta ma riguarda numerosi eventi e situazioni. Questo stato di ansia e preoccupazione è presente nel soggetto per la maggior parte del tempo e da almeno 6 mesi e molte di queste preoccupazioni riguardano eventi e situazioni di tutti i giorni (possibili disgrazie, fallimenti o giudizi negativi che possono riguardare i familiari, le relazioni sociali, il lavoro o lo studio, le malattie, i soldi e le finanze in generale). Le tematiche più comuni tra le persone affette dal disturbo risultano essere problemi che possono presentarsi nel futuro. 

Le preoccupazioni eccessive sono accompagnate da almeno 3 dei seguenti sintomi:

  • Irrequietezza
  • Sindrome delle gambe senza sonno
  • Difficoltà di concentrazione e/o vuoti di memoria
  • Irritabilità
  • Tensione muscolare 
  • Disturbi gastrointestinali
  • Sonno disturbato (difficoltà ad addormentarsi, risvegli frequenti, sensazione di non aver riposato bene al risveglio)

Nella maggior parte dei casi, la persona affetta da questo disturbo, tenterà quanto possibile di proteggersi dallo stato emotivo ansioso e dalle preoccupazioni, per cui cercherà di mettere in atto una serie di comportamenti che, nell'immediato gli restituiranno una sensazione di sollievo ma che, nel lungo termine, contribuiranno a mantenere e a rafforzare le proprie paure. Esempi di tali comportamenti sono:

  • Cercare di rassicurarsi o chiedere agli altri di essere rassicurato che le cose andranno bene;
  • Perfezionismo, es. continuare a ricontrollare il lavoro fatto per assicurarsi che non abbia difetti;
  • Evitamento delle situazioni che si ritiene generino ansia;
  • Procrastinazione, es. rimandare un compito a causa dell’ansia legata al timore di un risultato temuto o comunque insoddisfacente;
  • Tentare attivamente di sopprimere le preoccupazioni (comportamento che non funziona e paradossalmente le peggiora proprio perché la persona concentra la propria attenzione su di esse).

E' necessario sottolineare che, entro certi livelli, l’ansia è necessaria a ciascuno di noi; quando si è troppo ansiosi, però, diminuisce la capacità di pensare lucidamente e di risolvere i problemi.
Rispetto alle preoccupazioni normali, quelle che caratterizzano il disturbo d’ansia generalizzato risultano:

  • più numerose, frequenti, durature, intense, invasive e pervasive;
  • di rapida successione (ad una ne segue subito, o quasi, un’altra);
  • accompagnate da emozioni di ansia intensa;
  • relative ad eventi futuri improbabili;
  • scollegate da fattori precipitanti;
  • accompagnate da sintomi fisici;
  • difficili da controllare e da rimandare ad altri momenti.

Tipicamente il Disturbo d’Ansia Generalizzato ha un andamento cronico, per cui le persone che ne soffrono tendono a considerare lo stato ansioso che solitamente sperimentano come una caratteristica della loro personalità, piuttosto che un disturbo vero e proprio. In alcuni casi, tuttavia, il disturbo si presenta in maniera discontinua nel corso della vita, in particolare nei periodi di forte stress.

Chi ha un disturbo d’ansia generalizzato ha difficoltà ad impedire che le preoccupazioni interferiscano con l’attenzione verso le attività che sta svolgendo; ciò comporta una compromissione del funzionamento lavorativo (es. rallentamento nello svolgimento dei compiti) e sociale (es. tensioni causate dalle frequenti richieste di rassicurazioni).
La presenza di eccessive preoccupazioni e la difficoltà a gestirle possono produrre una diminuzione del senso di efficacia personale e della stima di sé che, in alcuni casi, possono portare ad una depressione secondaria.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, soffre di disturbo d’ansia generalizzato il 5% della popolazione mondiale, soprattutto donne. Solo un terzo di chi ne soffre, tuttavia, si rivolge ad uno specialista della salute mentale, in quanto i sintomi fisici dell’ansia spesso portano i pazienti a rivolgersi ad altre figure professionali (es. medico di base, internista, cardiologo, pneumologo, gastroenterologo).

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