0c3c7c8b-5403-4f2b-a6b8-9a9d3106c0a6

Aliquam Sodales

© 2018 by Mara Compagnoni created with Aruba


facebook
linkedin

Dott.ssa Mara Compagnoni - Psicologa Psicoterapeuta

BINGE EATING DISORDER (BED)

ddc873fe-41e6-4905-a469-e3f19686a009

Il Binge Eating Disorder (Disturbo da alimentazione incontrollata) è di natura psicologica ed è spesso correlato a sovrappeso e obesità. Questo però non significa necessariamente che tutte le persone obese o in sovrappeso ne soffrano. È un disturbo alimentare caratterizzato da frequenti abbuffate dopo le quali la persona sperimenta sintomi fisici e psicologici negativi (dolori e/o tensione allo stomaco, vergogna, frustrazione, tristezza). La sua caratteristica peculiare, a differenza della bulimia, è l’assenza di condotte di compensazione. Chi soffre di binge eating disorder spesso tenta numerose diete per perdere peso, senza risultati duraturi.

Qui di seguito i criteri diagnostici secondo il DSM 5:

 

  1. Ricorrenti episodi di abbuffate. Un episodio di abbuffata è caratterizzato da entrambi gli aspetti seguenti:
    1. Mangiare, in un periodo definito di tempo (per es., un periodo di due ore) una quantità di cibo significativamente maggiore di quella che la maggior parte degli individui mangerebbe nello stesso tempo ed in circostanze simili.
    2. Sensazione di perdere il controllo durante l’episodio (per es., sensazione di non riuscire a smettere di mangiare o a controllare cosa o quanto si sta mangiando).
  2. Gli episodi di abbuffata sono associati a tre (o più) dei seguenti aspetti:
    1. Mangiare molto più rapidamente del normale.
    2. Mangiare fino a sentirsi spiacevolmente pieni.
    3. Mangiare grandi quantità di cibo anche se non ci si sente fisicamente affamati.
    4. Mangiare da soli perché a causa dell’imbarazzo per quanto si sta mangiando.
    5. Sentirsi disgustati verso se stessi, depressi o assai in colpa dopo l’episodio.
  3. È presente un marcato disagio riguardo alle abbuffate.
  4. L’abbuffata si verifica, in media, almeno una volta alla settimana per 3 mesi.
  5. L’abbuffata non è associata a condotte compensatorie inappropriate come nella bulimia nervosa, e non si verifica esclusivamente in corso di bulimia nervosa o anoressia nervosa.

In remissione parziale: Successivamente alla precedente piena soddisfazione dei criteri per il disturbo da binge-eating, gli episodi di abbuffata si verificano con una frequenza media di meno di un episodio a settimana per un consistente periodo di tempo.

In remissione completa: Successivamente alla precedente piena soddisfazione dei criteri per il disturbo da binge-eating, nessuno dei criteri è stato soddisfatto per un consistente periodo di tempo.

Il livello di gravità può essere:

  • Lieve: Da 1 a 3 episodi di abbuffata a settimana.
  • Moderato: Da 4 a 7 episodi di abbuffata a settimana.
  • Grave: Da 8 a 13 episodi di abbuffata a settimana.
  • Estremo: 14 o più episodi di abbuffata a settimana

Le conseguenze psicologiche comprendono rassegnazione, mancanza di energia, depressione, odio per il proprio corpo, evitamento degli specchi e in alcuni casi anche abuso di alcool, attacchi d’ansia, odio per se stessi, pulizia e lavaggi compulsivi.

Aliquam Sodales

© 2018 by Mara Compagnoni created with Aruba


facebook
linkedin