0c3c7c8b-5403-4f2b-a6b8-9a9d3106c0a6

Aliquam Sodales

© 2018 by Mara Compagnoni created with Aruba


facebook
linkedin

Dott.ssa Mara Compagnoni - Psicologa Psicoterapeuta

ANORESSIA

0ba7b86d-d2a7-42ea-900b-0f2bf85078c6

I disturbi del comportamento alimentare compaiono più frequentemente durante l’adolescenza o la prima età adulta ma possono anche svilupparsi durante l’infanzia o in tarda età.

L’anoressia è un disturbo alimentare psicogeno che si manifesta principalmente durante l’adolescenza ed è caratterizzato dalla restrizione dell’introito calorico con conseguente e significativa perdita di peso corporeo fino ad arrivare al grave sottopeso. Nonostante il sottopeso, è costantemente presente un’intensa paura di ingrassare e un’alterazione della percezione delle forme corporee.

L’anoressia colpisce tra lo 0.3 e l’1% delle giovani donne ma può colpire anche maschi eha uno dei più alti tassi di mortalità tra tutti i disturbi psichiatrici. Il rischio di morte è tre volte più alto rispetto alla depressione, alla schizofrenia o all’alcolismo e 12 volte più alto di quello presente nella popolazione generale.

In un soggetto normopeso il BMI è compreso tra 18.5-24.8 Kg/ m², mentre in una persona sottopeso scende al di sotto di 18.5 Kg/m². In alcuni casi il disturbo può manifestarsi per un breve periodo di tempo (es. qualche mese), in altri può diventare stabile e durare qualche anno; nel 10-20% dei casi tende a cronicizzarsi.

Secondo il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM 5, 2014) esistono due tipologie di anoressia nervosa:

con restrizioni: se negli ultimi 3 mesi la perdita di peso è ottenuta attraverso la dieta, il digiuno e/o l’attività fisica eccessiva. In questo sottotipo la perdita di peso è ottenuta principalmente attraverso la dieta, il digiuno e/o l’attività fisica eccessiva.

con abbuffate/condotte di eliminazione: se durante gli ultimi 3 mesi la persona ha presentato ricorrenti episodi di abbuffata o condotte di eliminazione (es. vomito autoindotto, uso inappropriato di lassativi, diuretici o enteroclismi).

I criteri diagnostici DSM-5 dell’anoressia nervosa sono i seguenti:

 

  1. Restrizione dell’assunzione di calorie in relazione alle necessità, che porta a un peso corporeo significativamente basso nel contesto di età, sesso, traiettoria di sviluppo e salute fisica. Il peso corporeo significativamente basso è definito come un peso inferiore al minimo normale oppure, per bambini e adolescenti, meno di quello minimo atteso.
  2. Intensa paura di aumentare di peso o di diventare grassi, oppure un comportamento persistente che interferisce con l’aumento di peso, anche se significativamente basso.
  3. Alterazione del modo in cui viene vissuto dall’individuo il peso o la forma del proprio corpo, eccessiva influenza del peso o della forma del corpo sui livelli di autostima, oppure persistente mancanza di riconoscimento della gravità dell’attuale condizione di sottopeso.

Il livello di gravità del disturbo viene valutato attraverso l’indice di massa corporea (Body Mass Index "BMI"), che si calcola dividendo il peso (in chilogrammi) per il quadrato dell’altezza (in metri) e si suddivide in:

  • Lieve: Indice di massa corporea ≥ 17 kg/m2
  • Moderato: Indice di massa corporea 16-16,99 kg/m2
  • Grave: Indice di massa corporea 15-15,99 kg/m2
  • Estremo: Indice di massa corporea < 15 kg/m2

Aliquam Sodales

© 2018 by Mara Compagnoni created with Aruba


facebook
linkedin